Tornare
Tornare e riaprire quella ferita.
Cos'hanno più a che fare con me, con noi
le geometrie
dei campi che chiedono l'orizzonte,
gli spazi luminosi
e l'aria
solcata dal grido del gabbiano,
il volo della poiana
in caccia,
l'attesa delle case solitarie e radicate
all'argilla grigia strappata al fiume,
le acque
inquiete sempre che ci hanno cacciato,
i vecchi
dai gesti lenti, dal dialetto icastico e aspro,
l'uomo
seduto
sulla riva del canale che fuma pensoso
mentre osserva l'acqua che va verso levante,
cos'hanno più da raccontarmi?
Possibile che questo silenzio e questa solitudine,
attraverso gli anni, mi parlino ancora?
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